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Charenton - Poissy

Mer, 24 Gen - Gio, 25 Gen, 1923

Poissy, Casa dei Lorien, Parigi.

Preparativi.

La mattina gli investigatori portano Christian a vedere cosa si cela sotto la sua casa, l'uomo Ã¨ sconvolto anche se ormai quelle maledette piante sono tutte secche. Il Dottore sembra però interessato al luogo dove era riposto il braccio e suppone che le piante che infestavano il luogo fossero di origine africana. Gli viene raccontato a grandi linee cosa accadde un secolo fà, ma nulla di più preciso. Attendono il pranzo per far riprendere completamente Jonh dopodichè si salutano con Veronique e Alexandrine, il Dottore porta in macchina uno stanco Jonh e Padre O'Brian. Inizia a nevicare, sarebbe bello che il bianco candido coprisse per sempre quel luogo blasfemo. Giunti a Poissy gli investigatori prendono il primo treno per Parigi. Arrivati nella capitale innevata apprendono che l'Orient Express partirà tra due giorni, trovano un albergo vicino alla stazione e attendono la partenza del treno. Il giorno successivo c'è poco da fare, forse un'po di svago può fare bene. Il Dott. Donovan va a prendere la fotografia che scattò il povero Joe a Charenton e passano l'ultima notte in Francia. Cosa fare ora? Gli investigatori capiscono che gli manca qualcosa, è stato fatto tutto ciò che era possibile in Francia? Con questo dubbio partiranno alla volta di Milano.

 

Mar, 23 Gen, 1923

Poissy, Casa dei Lorien, Rovine Maison Fenalik

Rovi, scheletri e un braccio.

La mattina seguente William scende in paese con il Dott. Lorien per acquistare un piede di porco,una volta tornato alla Villa il gruppo si impegna per aprire la grossa porta in ferro e dopo alcuni tentativi infruttuosi Jonh riesce a forzarla. Da dentro esce una putrida aria ristagnante, appena entrati gli investigatori trovano un piccolo ballatoio con delle scale che scendono verso le profondità della villa. Il corridoio che gli si para innanzi Ã¨ in buone condizioni, ma è infestato di radici che si diramano come a formare un mano, lo spettacolo è inquietante, ma inoltrandosi c'è ancora di peggio:  alcune stanze dove attrezzi di tortura e scheletri che sembrano essersi fusi con le radici, fanno vacillare ogni ragione umana. Alla fine del corridoio proviene una fioca luce, giunti in una grande stanza si rendono conto che questa particolare e sinistra luce proviene da delle strane rose germogliate dalle radici che uscivano dal muro. Questi fiori, tutt'altro che gradevoli, producono uno strano liquido nero e viscoso. Incastrato tra questi rovi c'è un oggetto, sembra il braccio di una statua, forse è il primo pezzo del simualcro! Jonh tenta di tagliare queste painte, ma si punge e stramazza al suolo. Il Dott. Donovan e il Prof. Collins portano subito Jonh alla luce del sole, fuori da quel luogo immondo, nel frattempo William riesce a prendere il braccio e appena lo toglie dalla sua dimora le radici e le rose si afflosciano e si avvizziscono come se l'energia di quelle piante venisse da quel pezzo di statua. Portiamo Jonh dal Dott. Lorien che riesce a stabilizzarlo, Donovan non riesce a comprendere cosa possa essere quel liquido nero, può ipotizzare che sembri più un veleno di un seprente piuttosto che di una pianta. Christian Lorien è estremamente preoccupato per quello che c'è sotto la sua casa e chiede l'indomani di mostrarglielo. Jonh ha bisogno di riposo, è l'ultima notte a casa della famiglia Lorien.   

 

Dom, 21 Gen, - Lun, 22 Gen, 1923

Poissy, Casa dei Lorien.

Pale, Picconi e Scavi

La mattina seguente i rilevamenti sugli scavi sono stati spostati, qualcuno è passato da qui, il sospetto che sia la figura che ha visto Alexndrine è fortissimo. Gli investigatori iniziano a scavare e dopo molti tentatvi a vuoto trovano un pezzo di pavimentazione. La giornata passa velocemente e prima che finisca vengono posizionati nuovi segnali e una lampada accesa per controllare eventuali sgradite visite. La notte passa tranquilla, nessuno sembra essersi avvicinato ai lavori. La mattina seguente ancora scavi nella zona inidividuata il giorno precedente, dopo ore di fatica gli investigatori trovano una porta in ferro. Jonh non riesce a forzarla con il piccone, c'è bisogno di qualcosa di più idoneo, un piede di porco, ma a casa Lorien non c'è. Tutto è rimandato a domani.

 

Sab, 20 Gen, 1923

Poissy, Casa dei Lorien

Una famiglia gentile e una brutta visita notturna.

Appena svegliati gli investigatori assistono alla messa tenuta da Padre O'Brian per poi recarsi alla Villa dei Lorien, l'accoglienza è ottima e il dott. Christian Lorien si dimostra disponibile ad assecondare le richieste del gruppo di persone appena arrivate a casa sua e gli presenta sua moglie Veronique e la figlia Alexandrine (Jonh si tiene alla larga). La famiglia è ignara della storia tremenda che è accaduta in questi luoghi più di un secolo fà. L'unica informazione disponibile Ã¨ che la casa è stata venduta da un certo Augustus Vincent. Accade un fatto molto strano, la bambina si scotta con il thè ma la sua ustione sembra essere molto più grave di quanto in realtà dovrebbe essere. Il Dottore però menziona la presenza di ruderi intorno alla casa, gli investigatori escono dopo pranzo e con la mappa a loro disposizione e degli attrezzi da lavoro fornitigli gentilmente da Veronique cercano di capire dove poteva essere locata l'entrata della villa di Fenalik. Si fa tardi e il Dott. Lorien invita i suoi ospiti per la notte. Lasciati dei segni sui rilevamenti il gruppo va a cena. Jonh rimane in sala Hobby e mentre tutti gli altri consumano il loro pasto sentono un tremendo urlo dalla camera della bambina che dice di aver visto un uomo orrendo fuori dalla sua stanza che la osservava. Jonh, Collins e Donovan cercano intorno alla casa senza trovare nulla.    


Ven, 19 Gen, 1923

Poissy, Biblioteca.

Una mappa inquietante e la villa sulla collina.

Partenza per Poissy, Jonh conferma il suo essere vagabondo intrufolandosi in un vagone merci, una volta giunti a destinazione il nuovo arrivato si divide dal gruppo mostrando di voler avere una sua autonomia, ma sopratutto una fobia per i bambini. Padre O'Brian sente il bisogno di andare in una chiesa. Gli altri chiedono informazioni ad uno strillone che per 3 Franchi li porta in biblioteca. Li trovano Renè il vecchio bibliotecario, un uomo mezzo sordo che indica dei libri sulle abitazioni locali, ma ci chiede in cambio di portargli il pranzo dalla locanda li vicino. La ricerca ha successo e il Prof.Collins trova la mappa della casa del Conte Fenalik, il solo guardarla causa un fortissimo turbamento. Collins analizza la mappa che è molto strana, ci sono stili architettonici che si sono sovrapposti, le colonne portanti sono greche. Dopo aver onorato il patto con Renè gli investigatori si fanno spiegare dal bibliotecario dove può trovarsi quella casa, gli viene detto che potrebbe essere la villa della famiglia Lorien, prese le indicazioni e trovato un luogo dove dormire attendono il domani per visitare la casa. 

Mer, 17 Gen -  Gio, 18 Gen, 1923

Charenton, Ospedale

Un fratello, un vagbondo, un nuovo amico.

La mattina gli investigatori, ancora scossi per l'accaduto, vanno a trovare Joe in ospedale, le sue condizioni sono critiche è in coma in rianimazione, i dottori affermano che oltre a danni fisici ha subito danni celebrali. E' necessario avvertire i parenti di Joe, ma nessuno sa bene come sia composta la sua famiglia. William chiama Scotland Yard sperando di sapere qualcosa, è fortunato, Joe ha un fratello che abita a Parigi e tramite il commissario Etienne riescno ad avvisarlo. La mattina seguente in albergo giunge una telefonata che avverte gli investigatori che il fratello di Joe è arrivato e si trova in ospedale. Arrivati al capezzale del loro amico trovano Carl, suo fratello. Sembra un viandante, è un'po trasandato ma fa una buona impressione. L'appuntamento è per cena, Carl ha bisogno di sistemarsi. Giunta l'ora dell'appuntamento si presenta a loro una persona più ripulita. Spiega agli investigatori che ora si fa chiamare Jonh Doe perchè ha abbandonato la sua vecchia vita in cui era un brillante e stimato docente di matematica per abbracciare la vita di strada. Dopo essere stato aggiornato su cosa era successo al fratello decide di continuare la sua battaglia. Gli viene allora raccontata dagli amici di Joe tutta la storia da Londra fino a Charenton. Il Giorno seguente il gruppo si muoverà alla volta di Poissy.

 

Mar, 16 Gen, 1923

Charenton, Manicomio

Un arzillo paziente di 150 anni e il primo grande dolore.

Gli investigatori si ritrovano nell hall dell'albergo, Padre O'Brian è fortemente scosso per dei tremendi incubi avuti durante la notte. Giunti di nuovo al manicomio il gruppo decide di parlare con La Roux, ma questi reagisce bruscamente ad una domanda sul paziente della stanza 23 e li liquida in fretta. Nel corridoio il prete ha un mancamento dovuto ad altre orrende visioni. Dopo aver atteso che Padre O'Brian si è ripreso i 5 uomini decidono di parlare a brutto muso al direttore e tornati nel'ufficio dimostrano di sapere molto di quel che è accaduto e dopo un acceso diverbio La Roux cede e permette agli investigatori di vedere il paziente della stanza 23 per soli 10 minuti. Ma una volta aperta la cella questa è vuota e non c'è traccia del paziente, viene dato l'allarme e mentre scendono le scale sentono un tremendo urlo provenire da un bagno al primo piano. Ciò che trovano giunti sul posto è l'infermiera della stanza 23 riversa in un lago di sangue. Sullo specchio una scritta  "io vi osservo" , Joe prima che arrivi la polizia gli scatta una foto. Gli investigatori sono interrogati dalla polizia giunta velocemente al manicomio, ma li lasciano andare presto visto che sono solo degli ospiti. Tornati in albergo, il prete ha un altra visione e un altro mancamento, Donovan decide di dormire con lui lasciando Joe nella stanza singola. Durante la notte gli investigatori sono svegliati da fortissimi rumori provenienti dalla stanza di Joe, la porta è chiusa a chiave e viene sfondata, entrati all'interno trovano l'ex poliziotto a terra sul pavimento tumefatto in ogni parte del corpo, la finestra è chiusa e non ci sono segni di scasso. Nessuno ha idea di cosa sia successo, sembra che qualcosa abbia sbattuto Joe con forza qua e là per la stanza. Attendono l'arrivo dell'ambulanza, ma capiscono che il loro amico sarà fuori gioco per molto tempo. La polizia li interroga di nuovo nel giro di poche ore, sembra quasi che si portino i morti appresso. Per la prima volta si rendono conto con quale potere hanno a che fare.

 

Lun, 15 gen, 1923

Charenton, Manicomio

Un denso giorno di rivelazioni e di misteri 

E' il giorno di partire per Charenton, dopo molti giorni in biblioteca gli Investigatori si muovono con una traccia ben precisa che porta al locale manicomio. Il tempo è plumbeo e cupo ed appena giungono a destinazione ininzia a cadere una forte pioggia. Il manicomio è un comlplesso molto grande e tetro composto da un padiglione centrale e due ali laterali. Dopo essere stati accolti gentilmente con un drink, gli investigatori vengono ricevuti dal direttore Dott. Le Roux che gli accorda il permesso di visitare la struttura e gli archivi. Usciti dall'ufficio Joe riesce a notare che in uno scatolone c'è un diario che riporta il seguente titolo "E. De Place envements 1923", grazie ad una azione coordinata mentre il Dott. Donovan distrae la segretaria, Joe con estrema abilità e sicurezza riesce a prendere il diario. Negli archivi il materiale consultabile parte dal 1810, ma il Prof. Collins e William riescono a trovare solo l'atto di ricovero del Conte.  Padre O'Brian, Joe e il Dott. Donovan iniziano a visitare il nosocomio sperando di trovare l'entrata per il seminterrato dove fu rinchiuso Fenalik. Durante il giro, mentre si trovano al secondo piano del padiglione A (quello di destra), vedono uscire urlando dalla stanza 23 un'infermiera sporca di sangue che richude velocemente la porta. Nel padiglione centrale trovano quella che potrebbe essere l'entrata per il seminterrato. William terminato il lavoro negli archivi cerca di parlare con gli infermieri degli ultimi eventi del manicomio e fortunatamente trova un tipo loquace, Paul Mandrin, che chiede di essere riaccompagnato a casa e poi racconterà dei fatti che pesano sulla sua coscienza.

Seduti ad un bar Mandrin inizia il suo racconto: un infermiere di nome Guimart fu ritrovato ferito ad un braccio ed a una mano e il Dott. De Place è morto per un malfunzionamento dell'apparecchio dell'elettroshock mentre portava a termine degli esperimenti su di un paziente morto anch'egli in quella circostanza. Il Dott. La Roux, arrivato sul posto dopo l'incidente, rimuove i corpi e mette a tacere tutta la faccenda per evitare scandali.  Già due settimane prima della morte il Dott. De Place girava inquieto per il padiglione A, dove curava un paziente in particolare e confidò a Mandrin queste parole "ciascuno di noi possiede la chiave per nostra intera memoria razziale, nei nostri sogni parliamo lingue che non conosciamo, presto ne avrò la prova". L'infermiere, che sembrava si stesse liberando di un peso enorme, racconta anche di aver trovato Guimart privo di sensi, ferito e rannicchiato nel seminterrato e che al suo risveglio egli fosse completamente pazzo e per questo ricoverato nella struttura.

Tornati in albergo gli investigatori leggono il diario di De Place: nelle pagine scrive di essere costernato per l'incidente accorso a Guimart, ma c'è un dettaglio che Mandrin non ha raccontato: insieme all'infermiere fu trovato un altro uomo, sconosicuto a tutti, che si presuppone essere stato murato nello scantinato e nutrito per molto tempo da qualcuno. L'uomo fu rinchiuso nella cella 13, rifiutava il cibo ad aveva un aspetto tremendo, ma dopo alcune sedute di Elettroshock si risvegliò ed iniziò a parlare in greco e latino e in lingue slave di città distrutte. De Place credeva che fosse un caso di mente di gruppo o razziale.

 

 

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