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Losanna

Dom, 4 Feb, 1923

Losanna, Orient Express, Losanna Onirica, Milano

Libertà e un viaggio nel sogno

Rilasciati dal carcere sotto cauzione, gli investigatori maledicono la loro decisione di non recarsi subito alla stazione, ora hanno perso tutto quello che avevano trovato, per fortuna hanno letto il diario di Wellington e Il Prof. Collins è riuscito abilmente far passare la pergamena fasulla per suo materiale di lavoro. La prima sorpresa della giornata viene dalla lettura del giornale: c'è stato un inspiegabile furto delle prove riguadanti il duplice omicidio Wellington. La mente va al conte Fenalik, soltanto un essere come lui può compiere tali gesti. 

Una delle condizioni per il rilascio è il lasciare subito Losanna, ma durante l'attesa dell'Orient Express Padre O'Brian decide di recarsi alla casa del Duca. Giunto sul posto non riesce ad entrare, ma toccando una delle entrate sente una sensazione tremenda, urla, deliri e l'impresione di essere posseduto. Il prete torna dai suoi amici per riferire ciò che ha scoperto e tutto il gruppo va verso la casa, anche William e Rupert provano le stesse sensazioni toccando la porta. Saliti finalmente sull'Orient Express alle ore 14.00 gli investigatori poco dopo sono raggiunti da Padre O'Brian che terrorizzato afferma di avere visto in sogno Fenalik e che al suo risveglio nella mano aveva le due fiale di Losanna Onirica. La decisione di assumere la droga, dopo aver letto il diario di Wellington è naturale, e tutti nella stessa stanza bevono il liquido.

Dopo aver perso i sensi gli investigatori si svegliano nel treno dove non sentono più alcun rumore, neanche la propria voce. Le finestre sono tutte aperte tranne una sigillata e c'è un odore di carne putrida. Scesi al di fuori, il paesaggio è completamente grigio e coperto di cenere. In mezzo al nulla c'è una porta che conduce alla bottega di Wellington. Le teste imbalsamate sembrano decomposte, al primo piano c'è un abominevole e grottesco essere su un piedistallo, dentro un cassetto William viene morso da qualcosa. Usciti dalla porta si ritrovano per le strade di Losanna, ma la somiglianza della città è solo apparente, strani esseri volanti con ali membranose e volti umani riempiono il cielo. Tutto è grottesco e terribile. Gli investigatori decidono di andare a casa del Duca, ma la trovano murata, quella di Wellington invece non c'è più, al suo posto un circo in cui gli strani e inquietanti personaggi che lo popolano sembrano non notare gli investigatori. Il circo improvvisamente sparisce e torna la casa di Wellington, ma non vi è nulla. Usciti da li, in una vecchia casa una vecchia offre al gruppo un nauseabondo brodo di frattaglie umane e li avverte che questo è il regno del Duca. Tornati in strada delle campane suonano in direzione della stazione, arrivati sul posto vedono le persone accalcarsi intorno ad un palco, dove il Duc D'Essentie accusa Edgar Wellington chiedendone la condanna a morte. Il Duca si rivolge alla folla domandando se ci fosse qualcuno disposto a difendere l'accusato. Gli investigatori si propongono ed inizia un processo in cui il giudice è una gigantesca statua animata. Il Duca utilizza il suo carisma sulla folla, ma porta argomenti deboli che fanno leva sulla pancia del popolo: differenze di provenienza, senso stretto di comunità, paura per lo straniero, ma gli investigatori conoscendo l'obiettivo del Duca, la pergamena, riescono a dimostrare la falsità di due delle tre accuse tramite le arringhe di William. Il giudice libera Wellington, ma la folla inferocita fomentata dal Duca cerca di linciarli. Il gruppo fugge verso la casa di Wellington dove l'uomo prende la pergamena dal suo nascondilgio e ritornano velocemente verso la bottega e poi dentro il treno. Appena entrati nel vagone il sogno finisce e tutti si ritrovano nelle cuccette, non c'è traccia di Wellington, quel pover'uomo non si è reso conto di essere stato ammazzato. Non c'è più posto per lui nel mondo reale.

Ma non c'è tregua, William e il Dott. Donovan mentre cercano di trovare un'po di normalità mangiando qualcosa, ricevono al tavolo una visita sconvolgente: è il Duc D'Essenties, che gli intima di consegnarli la pergamena, le sue minacce sembrano estremamente serie. I due prendono mezz'ora di tempo per consultarsi con i loro amici. Decidono che consegneranno la pergamena fasulla di Wellington, il Duca non se ne accorge, sembra essere molto di fretta, con uno strano cerchio sparisce incredibilmente dal vagone. Il povero Wellington ha avuto grazie al suo falso una piccola vendetta sull'uomo che lo ha ucciso. L'Orient Express arriva a Milano, dopo la fugace visita di pochi giorni prima, può ripartire la ricerca dei pezzi del Simulacro. Scesi dal treno la notizia che campeggia sui quotidiani è che la Cavallaro non è scomparsa, ma si sente la sua voce risuonare per la Galleria del Duomo verso la Mezzanotte. Per Jonh, Padre O'Brian e William la giornata non è stata già abbastanza strana e decidono di controllare se ciò che scritto sul giornale corrisponda a verità.

 

Gio, 1 Feb - Ven, 2 Feb - Sab, 3 Feb 1923

Losanna, Carcere

Al fresco e che siano benedetti i soldi.

Gli investigatori chiamano il migliore avvocato in circolazione, dice che può farli uscire con la cauzione. Devono attedere qualche giorno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mer, 31 Gen, 1923

Losanna, Casa di Wellington, Carcere

Dalle stelle alle stalle

La notte in giro per Losanna continua, gli investigatori decidono di forzare la mano: si introducono di soppiatto nella casa di Wellington scavalcando il cancello. Attraversano il giardino e trovano il portone aperto, una volta entrati nella casa accendono con cautela una torcia; William trova l'ennesimo cadavere di questa avventura, a terra giace senza vita il fratello di Edgar anche lui con un pezzo di pelle asportato poco sopra i glutei; al piano superiore sul letto della sua stanza viene trovato esanime Edgar, è stato sgozzato. Vicino al corpo ci sono due fiale, una di morfina e un altra con un liquido sconosicuto, sotto al letto c'è la custodia con la pergamena. Edgar Wellington era sotto un forte effetto di droghe, forse non si è reso conto di essere stato ammazzato. Scesi al piano inferiore gli investigatori perquisiscono la casa, Jonh trova nel camino altre fiale del liquido sconosciuto di colore verdastro, sopra ci sono delle etichette con la dicitura "Losanna Onirica". Inoltre in una testa di animale impagliato c'è il diario di Wellington,  Il Dott. Collins trova una ricevuta di acquisto di cera e carta di pergamena, quella trovata Ã¨ quindi un falso. Usciti fuori dalla casa gli investigatori leggono il diario e scoprono come Il Duc D'essentie è interessato alla pergamena e ha fornito lui la strana droga a Wellington, quel liquido deve essere in grado di far entrare in una Losanna del sogno, inoltre Edgar racconta che se si prende la droga con un oggetto in mano esso entra in quella città parallela, per questo ha l'idea di portare con se la pergamena per nasconderla. Jonh tenta una nuova sortita nella casa per accertarsi se il cadavere abbia qualcosa nella mano, ma non trova nulla e ritorna dai suoi amici. Chiedono alla pattuglia della polizia di un albergo per dormire, nonostante l'ora tarda. Poche ore dopo gli investigatori sono arrestati per il duplice omicidio dei fratelli Wellington. Sono sottoposti a duri interrogatori in cui devono ammettere di essersi introdotti nella villa, ma riescono a dimostrare che non sono gli assassini.  

 

Mar, 30 Gen, 1923

Losanna, Casa di Edgar Wellington

La prima pergamena e un appuntamento mancato. 

La giornata inizia con la notizia della scomparsa della Cavallaro, ma non c'è tempo per gli investigatori di verificare se l'evento sia correlato con la loro spedizione. Si recano in banca per mettere il braccio in una cassetta di sicurezza, William che aveva tenuto l'artefatto sempre con se sembra essere sconvolto al pensiero di separasene, si comporta stranamente quasi fosse impazzito, ma una volta riacquistato il suo contegno lascia il pezzo di simulacro. I cinque uomini salgono sul primo treno alla volta di Losanna e appena arrivati si recano nel museo locale di storia medievale per chiedere informazioni su collezionisti d'arte presenti in città,  gli viene riferito che il Duc de Essentie è rinomato per questa passione. Successivamente si recano alla casa del collezionista di cui avevano trovato menzione nella biblioteca a Milano, Edgar Wellington, residente in Rue S. Etienne n°50. Giunti di fronte al cancello della villa suonano al campanello, ad accoglierli Ã¨ uno strano uomo, alto e ben piazzato con il volto poco curato e sofferente e una testa sproporzionata rispetto al corpo, sembra essere muto, si esprime infatti scrivendo su un taccuino. E' il fratello dell'uomo che cercano e indica che Edgar può essere trovato in negozio sulla stessa strada ma al civico 89. Giunti all'indirizzo trovano il negozio che ha un insegna con su scritto "Tassidermia". William è diretto e parla subito del simulacro che Edgar sembra conoscere molto bene inoltre afferma di possedere una pergamena che riguarda propro Sedefkar scritta in Turco antico e che ottenne durante la guerra scambiandola per del cibo. L'uomo invita il gruppo a casa sua dopo pranzo. Dopo aver mangiato gli investigatori si recano all'appuntamento, Wellington parla di sè, è un lnglese trapiantato ormai qui a Losanna da dopo la guerra. Riguardo la pergamena racconta che il nome del soldato da cui ha preso la ha acquistata Ã¨ Mark Noford che la aveva a sua volta ereditata dai suoi avi, dei discendenti di Fenalik. Il padrone di casa per mostrare la pergamena dice di voler aspettare un suo amico, interessato anch'egli all'oggetto. E' il Duc D'Essentie, che insieme a Wellington e ad un altra persona di nome Max fanno parte del "Club delle sette e mezza". Il Club si riunisce in un Pub e si interessa di occultismo. Arrivato il Duca, Wellington va a prendere la pergamena nel suo nascondiglio. E' molto disordinata, scritta in arabo antico piena si simboli che raffigurano uomini esili e grotteschi ed un cerchio con un pentacolo, secondo lui è un indicazione per un rituale. I due invitano gli investigatori al Club delle Sette e mezza. 

Arrivati puntuali al luogo dell'appuntamento li accoglie Max che li avverte che Edgar e il Duca tarderanno, il ragazzo a tavola racconta di lui, il suo nome completo è Max Wandaubert ed è un riccastro svogliato che vive con l'eredità di famiglia. Passa il tempo, ma gli altri due non arrivano. Gli investigatori si congeadano da Max e si recano verso la villa di Edgar, ma nessuno risponde, O'Brian e il Prof. Collins rimangono di fronte al cancello e gli altri vanno verso il negozio, ma anche li non c'è nessuno. Una pattuglia della polizia parla prima con gli investigatori andati al negozio poi con quelli rimasti a casa, viene detto agli agenti che Wellington non si è presentato all'appuntamento e lo stanno cercando, ottenuto l'indirizzo della casa del Duca, provano anche li ma nessuna risposta. 

 

Lun, 29 Gen, 1923

Milano

Indietro tutta.

Giunti a Milano e scesi dal treno gli investigatori notano che insieme a loro è arrivata una famosa cantante lirica che è subito attorniata dai giornalisti, dovrà esibirsi per la prima alla Scala di Milano de "l'Aida". Scelto un albergo e messo al sicuro in una cassetta di sicurezza ll braccio gli investigatori ricevono un biglietto scritto da Caterina Cavallaro, la cantante che avevano visto poco prima, che li invita in quanto viaggiatori dell'Orient Express alla prima de l'Aida. Il gruppo si divide: Padre O'Brian e William andranno per antiquari a chiedere informazioni sul Simulacro seguendo la pista data dal Prof. Smith, gli altri si recano alla biblioteca Ambrosiana per cercare altre notizie sul Simulacro e su Fenalik. Il Prof. Collins non tradisce la sua fama e trova un volume chiamato "Riti e Rituali" in cui si parla di una setta che nelle sue cerimonie fa uso di pelle e organi umani per della magia nera, Jonh trova invece notizie su un collezionista di oggetti esoterici simili al Simulacro che vive proprio a Losanna. Forse quell'impressione era giusta. Il prete e il giornalista trovano un antiquario disposto a fare ricerche sul simulacro e sull'acquirente milanese che acquistò un pezzo in passato a Parigi. Mentre sono in Piazza Duomo vedono uno strano uomo che rompe un ampolla piena di insetti  con un camaleonte con se. Una scena davvero bizzarra. Indietro tutta, si torna a Losanna. 

 

Sab, 27 Gen - Dom, 28 Gen, 1923

Simplon Orient Express, Losanna, Vallorbe, Brie, Domodossola,Milano

Incubi collettivi e un grande errore.

Il Treno riparte, ma risulta strano agli investigatori il fatto che salgano due uomini sul treno, del resto Deaucheville non è una fermata prevista. Ma a parte questo dettaglio la giornata scorre tranquilla, ma non si può dire lo stesso della notte in cui un tremendo incubo si manifesta a tutti e cinque gli uomini. Tutti si trovano soli nelle proprie stanze, tutto è ordinato senza e gli effetti personali, anche parlando nessuno riesce a sentire la propria voce. Fuori c'è una fortissima tempesta. Appena svegli tutti si rendono conto che ognuno ha avuto il medesimo incubo, un'altra stranezza da mettere nel conto. Il treno si ferma per 4 ore a Losanna, gli investigatori hanno l'impressione di aver saputo qualcosa riguardo a questa città di interessante, ma forse è stato solo l'eccesso di libri e documenti letti a confonderli. I due uomini sospetti scendono e sembrano essere molto in confidenza con la gendarmerie Svizzera, forse erano polizziotti ni borghese. Padre O'Brian tenta di seguirli ma senza successo. Una volta ripartiti il treno passa per Brie e per Domodossola dove la polizia italiana controlla i passaporti e giunge a Milano. 

 

Ven, 26 Gen, 1923

Simplon Orient Express, Deaucheville.

Assasinio sull'Orient Express.

Gli investigatori salgono sull'Orient Express e si apprestano a lasciare la Francia, con loro sale un vistoso sceicco di nome Jabdul al Rehif accompagnato da tre stupende fanciulle e da guardie del corpo. Padre O'Brian sente il bisogno di rinchiudersi in preghiera nella cappella, William, il Prof. Collins, Jonh e il Dott.Donovan cenano al ristorante. Un'improvviso urlo femminile risuona nel treno e tutti tranne il prete accorono verso la stanza da dove proveniva il rumore. Lì vedono un uomo che si presenta come Dott. Gasparri che cerca di entrare nella stanza ma viene allontanato dallo Chief Du Train, questi chiama il suo collega Duchamp che fa fermare il treno alla stazione di Deaucheville. E' stata uccisa una donna di nome Daisy Cannon alloggiava nell'ottava cabina del terzo vagone, proprio vicino a quella degli investigatori. Arriva la polizia con l'ispettore Huger che inizia ad interrogare il Dott. Gasparri, il personale del treno avverte che tutti verranno interrogati, vengono perquisite le cabine. La signora uccisa era stata vista dagli investigatori a cena con un anziano signore, Walter Parridge uno scrittore di Marsiglia, che interpellato nel vagone ristorante racconta della Sig.ra Cannon: una ricca ereditiera, molto eccentrica che ha sperperato gli averi del defunto marito e ultimamente si frequentava con un giovanotto di bell'aspetto di nome Ronald. Tornato in cabina Jonh si rende conto che la porta è stata aperta, insieme al Dott. Donovan controlla che la cabina sia in ordine ma non sembra sia stato toccato nulla, i due si recano nella vicina cabina del Prof. Collins e di William e quest'ultimo intravede delle tracce sulla neve fuori dal treno. Jonh riesce a scendere dal finestrino e va ad indagare, i suoi amici si rendono conto che la traccia dal lui lasciata è simile a quella già presente, forse qualcuno è scappato dal treno. Dopo aver ispezionato la parte inferiore del treno, tra ingranaggi e ruote, trova un pezzo strappato di tessuto, molto probabilmente un gessato. Il Prof. Collins decide di fare due chiacchere con il Dott. Gasparri che sembra essere molto turbato dall'accaduto. Intanto nel vagone ristorante gli investigatori vedono un volto familiare, è Ronald. Il gruppo decide di saperne di più e elabora un piano: inviteranno il giovane ad una partita a poker alle 22.00. William, Il Prof. Collins e Jonh giocheranno, mentre Padre O'Brian e il Dott. Donovan ispezioneranno la stanza di Ronald che nel frattempo sarà stata scassinata da Jonh che attenderà che sarà lasciata incustodita per recarsi in ritardo al tavolo di gioco. Il piano riesce e mentre si svolge la partita il Dott. Donovan, con il prete a fare da palo, entra nella stanza e trova quello che si aspettavano tutti: il gessato strappato, inoltre dei trucchi per il camuffamento e vari passaporti con nomi falsi. Rimesso tutto in perfetto ordine il Dottore torna nella sua cabina, Jonh finita la partita decide di passare a controllare la stanza di Ronald, trova la luce accesa e la porta aperta e precipitatosi all'interno vede un uomo scappare nella neve, salta lesto fuori e inizia l'inseguimento, ma una pattuglia della polizia lo ferma. Con astuzia gli dice di aver visto un uomo scassinare la serratura e dopo averlo intimato di fermarsi questo è fuggito dalla finestra e quindi lo ha inseguito, la polizia verificato il contenuto della cabina del fuggiasco comprende che hanno trovato il nome dell'assassino della Sig.Ra Cannon, Ronald sembra essere un truffatore di fama mondiale. Gli investigtori si aggiornano e vanno a dormire nella speranza di poter ripartire al più presto.

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