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Londra

Sab, Gen 6, 1923.

Londra, Dover, Calais.

Un treno dei sogni e l'inizio del viaggio.

Gli investgatori si apprestano a salutare Londra con una serie di strani eventi alle spalle e con la ferma intenzione di fare luce sui misteri: chi sono i turchi che hanno attaccato il professore? Mirano anche loro al Simulacro per farne empi utilizzi? Che fine ha fatto Makryat e come è possibile che ci siano stati tre suoi sosia? Con queste domande che girano per la loro testa gli investigatori arrivano a Dover da dove partiranno poi alla volta di Calais. Dopo aver attraversato il Canale della Manica arrivano a destinazione alle 12.20 e attendono alla stazione l'arrivo del Simplon Orient Express. Quando finalmente giunge a destinazione gli investigatori si rendono conto della magnificenza e della bellezza del treno: curato in ogni singolo dettaglio dalla struttura esterna all'uniforme degli inservienti fino maniglie delle porte. Un personale estremamente preparato e cortese si prende cura dei bagagli e accompagna gli investigatori alle loro cabine. Naturalmente tale sfarzosità ha un prezzo, e naturalmente mangiare sul treno comporta una spesa davvero molto esosa. L'Orient Express parte finalmente per il suo viaggio attraverso l'Europa. Prossima fermata, Parigi.

 

Gio, Gen 4, 1923 - Ven, Gen 5 1923

Londra, Scotland Yard, Biblioteca. 

Scartoffie, Libri e Turchi morti che scappano.

Gli investigatori presa la decisione di partire debbono però prima adempire alle pratiche burocratiche, ma decidono contestualmente di effettuare alcune indagini sulle due piste che hanno in mano. Joe Allenbeck sfruttando le sue vecchie conoscenze a Scotland Yard si occupa di capire di più sullo strano caso di Makryat. Seguendo le indagini nella bottega di antiquariato del turco scopre che in realtà il Makryat originale è partito. Il professor Collins si reca nel luogo a lui più congeniale, la biblioteca, lì inizia delle ricerche sul Simulacro di Sedefkar. Trova due immagini: una che probilmente raffigura la Statua e poi quella di un uomo sotto tortura squoiato. L'assonanza con i cadaveri dei turchi mancanti un pezzo di pelle sembra palese. La giornata successiva è ancora passata tra burocrazia e biblioteca, Rupert trova altri due volumi utili: un trattato sulla mitologia mediorientale e un testo di un certo Robert Flood del 1870. 

 

Mer, Gen 3, 1923​

Londra.

Un morto per tre, un simulacro e l'inizio dell'avventura. 

Il risveglio non è dei migliori: gli investigatori infatti leggono su un quotidiano che un uomo, Mehmet Makryat, Ã¨ morto tre volte! Ma ciò che li sconvolge è la notizia dell'incendio avvenuto nella casa del Professor Smith. Recatisi sul posto appurano che l'abitazione è completamente distrutta e del professore non c'è traccia, ma ben presto il loro vecchio amico si fa vivo tramite un biglietto lasciato in albergo "Venite subito. Non mi resta molto tempo. E per l'amor di Dio non fatevi seguire da nessuno". Giunti dal professore lo trovano in gravissime condizioni, è allettato, ma lucido: Ã¨ stato aggredito da alcuni turchi. Racconta, sofferente, di un manuffato occulto di grande malevolenza, il Simulacro di Sedefkar. Una statua dal grande potere magico che è stata smebrata poco prima della Rivoluzione Francese e attualmente i suoi pezzi sono sparsi per tutta Europa. Parigi, Milano, Venezia, Trieste, Belgrado, Sofia, il professore con tono grave fornisce ogni contatto che ha trovato, grazie alle le sue ricerche, in quelle città e chiede ai suoi amici di distruggere il simulacro, tramite un rituale contenuto nelle Pergamene di Sedefkar e portandolo nella Moschea sfuggita di Costinopoli mettendolo poi nelle nicchie. Consegna agli investigatori 1000 Sterline cadauno e gli consiglia di viaggiare con il Simplon Orient Express. Dopodiche afferma categorico di non cercarlo perché sparirà dalla circolazione. Sconvolti per l'accaduto, ma desiderosi di mettersi in viaggio, gli investigatori credono che valga la pena indagare sull'uomo morto tre volte, il suo nome così orientale potrebbe avere a che fare con i turchi che hanno aggredito il Professore. Quello che vengono a sapere è che i tre sosia avevano tutti dei lembi di pelle staccati ed un biglietto con su scritto "Vediamoci al più presto -M." 

 

Mar, Gen 2, 1923​

Londra, Imperial Institute, Conferenza Challenger.

Oltre le cortine della percezione

Gli investigatori si recano alla conferenza, il Professor Smith tiene una brillante disquisizione su poltergeist ed entità infestanti che appaiono e scompaiono in vari momenti del tempo. Fa l'esempio  di un peschereccio, una donna norvegese, una carozza londinese a due ruote. Il professore traccia con sapienza i punti in comune delle apparizioni: esse emergono da piani invisibili chiamate "cortine della percezione"; sono semitrasparenti, incorporee e luminose. Viene ipotizzato da Smith che questi fenomeni avvengono a grandi distanze temporali, le prime forse al tempo dei romani, infine egli crede che queste apparizioni siano delle vie per giungere in altri mondi. Dopo i complimenti al Professore gli investigatori entusiati e curiosi al loro albergo. 

 

Lun, Gen 1, 1923

Londra.

Reincontri ,vecchi amici e un tabacco puzzolente.

Dopo alcuni anni finalmente gli investigatori si incontrano di nuovo, un'amicizia forgiata sui campi di battaglia europei durante la Grande Guerra. L'occasione è data da un telegramma che ognuno ha ricevuto dal Professor Smith, un loro  amico di vecchia data. Il testo del messaggio è un invito a Londra alla conferenza Challenger sulle scienze e le invenzioni all'Imperial Institute a Kensington. Il professore è un grande esperto di archeologia, ma ora si occupa con successo di parapsicologia; fuma un tabacco nauseabondo e il suo più caro amico è il suo maggiordomo Beadows.

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